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Contratto freelance: durata e recesso


Durata e recesso sono due aspetti centrali del contratto freelance. Essi influiscono direttamente sulla stabilità del rapporto lavorativo e sulle possibilità di risoluzione anticipata.



durata contratto freelance


Il contratto da freelance rappresenta un accordo fondamentale tra un professionista indipendente e il cliente, regolando diritti e doveri di entrambe le parti. Due aspetti centrali del contratto freelance sono la durata e il recesso, che influiscono direttamente sulla stabilità del rapporto lavorativo e sulle possibilità di risoluzione anticipata del contratto.


La durata del contratto indica il periodo di validità del contratto, ovvero il tempo per cui il freelance si impegna a fornire i propri servizi. Essa può essere determinata (con una scadenza prestabilita) o indeterminata (senza una scadenza precisa). Il diritto di recesso, invece, stabilisce le condizioni in base alle quali una delle parti può interrompere il rapporto prima della naturale scadenza del contratto.


Grazie al principio di autonomia contrattuale di cui all’art. 1322 c.c., la durata del contratto e l’eventuale diritto di recesso sono liberamente inseribili nel contratto freelance a discrezione delle parti. Anzi, il freelance può sfruttare l’opportunità concessagli proprio da questo principio per creare un regolamento contrattuale che lo tuteli pienamente, garantendosi condizioni favorevoli e una maggiore sicurezza lavorativa.


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La durata nei contratti freelance


Nei contratti da freelance, la durata può variare notevolmente a seconda del tipo di servizio fornito e delle esigenze del committente. In relazione alla durata, possiamo avere diverse tipologie di contratto freelance:


  • Contratti a termine: prevedono una durata prestabilita (es. un mese, sei mesi o un anno). Sono particolarmente adatti per incarichi specifici o per collaborazioni temporanee con un obiettivo definito. Alla scadenza, il contratto può essere rinnovato se entrambe le parti lo desiderano.

  • Contratti a progetto: in questi casi, la durata è legata al completamento di un determinato lavoro o obiettivo. Non vi è una scadenza fissa, ma il contratto si conclude quando il freelance ha consegnato il lavoro concordato. Questo tipo di contratto è molto diffuso nel settore della grafica, del copywriting e dello sviluppo software.

  • Contratti a tempo indeterminato: il rapporto professionale prosegue fino a quando una delle parti non decide di recedere. Sono meno frequenti nei rapporti freelance, ma possono verificarsi quando un professionista lavora continuativamente per lo stesso cliente.

 


Clausola della durata nel contratto da freelance


Per evitare ambiguità e potenziali dispute, la durata del contratto deve essere espressamente indicata nel documento contrattuale, preferibilmente in una sezione dedicata. È consigliabile specificare chiaramente:


  • Data di inizio e fine del contratto, nel caso di contratti a termine;

  • Eventuali proroghe e condizioni di rinnovo, per garantire continuità lavorativa nel caso in cui il cliente desideri prolungare la collaborazione;

  • Condizioni per la chiusura anticipata, per stabilire in anticipo le modalità di scioglimento del rapporto senza penalizzazioni ingiustificate.


Una chiara definizione della durata offre numerosi vantaggi, tra cui la sicurezza giuridica e una maggiore programmazione soprattutto per il freelance professionista. Permette infatti di gestire meglio la pianificazione del lavoro per il freelance, evitando periodi di inattività o interruzioni improvvise della collaborazione.

 


Il recesso


Il diritto di recesso rappresenta il diritto di una delle parti di sciogliere il contratto prima della sua scadenza naturale. Esistono due principali tipologie di recesso nei contratti da freelance:


  • Recesso del professionista: il freelance può prevedere una clausola che gli consenta di interrompere il contratto con un preavviso ragionevole (es. 30 giorni o 3 mesi). Questo è utile per evitare obblighi eccessivamente vincolanti, specialmente se emergono nuove opportunità professionali.

  • Recesso del cliente: il cliente può riservarsi il diritto di interrompere il rapporto, spesso con il pagamento di un compenso per il lavoro già svolto. Questo tutela il professionista da eventuali perdite economiche derivanti da un’interruzione improvvisa della collaborazione.


Il Codice Civile disciplina il recesso nei contratti d’opera all’art. 2227 c.c., stabilendo che il cliente committente può recedere in qualsiasi momento, purché corrisponda al prestatore d’opera un equo compenso per il lavoro svolto. Questo principio è fondamentale per garantire equità tra le parti.

 


Clausola di recesso nei contratti da freelance


Una clausola di recesso inserita in un contratto da freelance dovrebbe includere innanzitutto le condizioni di recesso, specificando il periodo di preavviso e le modalità di comunicazione (es. pec o raccomandata a/r).


In secondo luogo, nel caso in cui sia inserita una clausola che concede il diritto di recesso al cliente, sarebbe opportuno che tale clausola contenga una penale per il recesso anticipato, al fine di proteggere il freelance da perdite economiche.


In tal caso, la clausola può prevedere anche il pagamento del lavoro già svolto, garantendo che il professionista venga remunerato equamente anche in caso di interruzione anticipata.


Come si è visto, una formulazione chiara e dettagliata delle clausole evita controversie e garantisce trasparenza nel rapporto professionale, tutelando il freelance e assicurando trasparenza al cliente.

 


Durata del contratto e recesso: il legame giuridico


Durata e recesso sono strettamente collegati: un contratto a termine senza clausola di recesso può vincolare le parti fino alla scadenza, mentre un contratto a tempo indeterminato senza regole di recesso può generare incertezza. È quindi fondamentale bilanciare questi due aspetti per garantire equità e flessibilità nel rapporto contrattuale.


Un contratto ben strutturato permette di evitare situazioni di squilibrio, assicurando che il freelance abbia il giusto margine di libertà per gestire il proprio lavoro e che il cliente possa terminare il rapporto senza incorrere in problematiche legali o economiche.


In conclusione, durata e recesso sono due pilastri essenziali in un contratto freelance. Una corretta definizione contrattuale di questi elementi assicura chiarezza, tutela gli interessi del freelance e garantisce trasparenza al cliente, evitando possibili controversie legali.


Per una maggiore sicurezza, è sempre consigliabile rivolgersi a un esperto legale nella redazione del contratto, in modo da garantire che la clausola sulla durata e quella sul recesso siano formulate conformemente alla normativa vigente e in maniera ottimale per tutelare il freelance professionista.


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